Il Dolmen San Silvestro come non lo avete mai visto.

Abbiamo realizzato un Tour Virtuale dell’intera area del Dolmen San Silvestro, completo di infomazioni e gallerie fotografiche.
Vieni a visitarlo, è un’esperienza unica.

VISITA

Dolmen San Silvestro

Benvenuto nell’area archeologica del “Dolmen San Silvestro” nel comune di Giovinazzo (Bari).
Fino agli anni ’60 del ‘900 questo luogo era conosciuto con il nome di “Specchia Scalfanario” per la presenza di un grande cumulo di pietre di circa 35 m di diametro e oltre 4 m di altezza.
Nel 1961 durante i lavori di demolizione parziale della specchia per ricavarne pietrisco ci si accorse che il cumulo di pietre copriva un dolmen dell’età del Bronzo, una grande tomba collettiva del tipo “a galleria” costruita circa 4000 anni fa secondo modelli architettonici diffusi in Europa.
La tomba, con la sua evidente monumentalità, rappresentava un punto di riferimento per le comunità stanziate nel territorio, alla cui sepoltura potevano accedere forse individui di status più elevato nell’ambito delle società dell’età del Bronzo.

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Dolmen San Silvestro

Benvenuto nell’area archeologica del “Dolmen San Silvestro” nel comune di Giovinazzo (Bari).
Fino agli anni ’60 del ‘900 questo luogo era conosciuto con il nome di “Specchia Scalfanario” per la presenza di un grande cumulo di pietre di circa 35 m di diametro e oltre 4 m di altezza.
Nel 1961 durante i lavori di demolizione parziale della specchia per ricavarne pietrisco ci si accorse che il cumulo di pietre copriva un dolmen dell’età del Bronzo, una grande tomba collettiva del tipo “a galleria” costruita circa 4000 anni fa secondo modelli architettonici diffusi in Europa.

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Dolmen San Silvestro

Benvenuto nell’area archeologica del “Dolmen San Silvestro” nel comune di Giovinazzo (Bari).
Fino agli anni ’60 del ‘900 questo luogo era conosciuto con il nome di “Specchia Scalfanario” per la presenza di un grande cumulo di pietre di circa 35 m di diametro e oltre 4 m di altezza.
Nel 1961 durante i lavori di demolizione parziale della specchia per ricavarne pietrisco ci si accorse che il cumulo di pietre copriva un dolmen dell’età del Bronzo, una grande tomba collettiva del tipo “a galleria” costruita circa 4000 anni fa secondo modelli architettonici diffusi in Europa.
La tomba, con la sua evidente monumentalità, rappresentava un punto di riferimento per le comunità stanziate nel territorio, alla cui sepoltura potevano accedere forse individui di status più elevato nell’ambito delle società dell’età del Bronzo.

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età del bronzo

Durante l’età del Bronzo (2000-1000 a.C.) il ruolo della Puglia, al centro del Mediterraneo, è particolarmente importante: la regione è un approdo e una terra di transito per i naviganti micenei, provenienti dal Mediterraneo orientale alla ricerca di beni e materie prime (ad es. metallo o ambra) e di luoghi in cui smistare i propri prodotti artigianali (in particolare la ceramica).
In particolare, tra il 1600 e il 1300 a.C., i Micenei stabiliscono rotte commerciali con varie regioni dell’Italia meridionale (tra cui la Puglia), individuando centri precisi che diventano dei veri e propri empori commerciali.

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età del bronzo

Durante l’età del Bronzo (2000-1000 a.C.) il ruolo della Puglia, al centro del Mediterraneo, è particolarmente importante: la regione è un approdo e una terra di transito per i naviganti micenei, provenienti dal Mediterraneo orientale alla ricerca di beni e materie prime (ad es. metallo o ambra) e di luoghi in cui smistare i propri prodotti artigianali (in particolare la ceramica).
In particolare, tra il 1600 e il 1300 a.C., i Micenei stabiliscono rotte commerciali con varie regioni dell’Italia meridionale (tra cui la Puglia), individuando centri precisi che diventano dei veri e propri empori commerciali.

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età del bronzo

Durante l’età del Bronzo (2000-1000 a.C.) il ruolo della Puglia, al centro del Mediterraneo, è particolarmente importante: la regione è un approdo e una terra di transito per i naviganti micenei, provenienti dal Mediterraneo orientale alla ricerca di beni e materie prime (ad es. metallo o ambra) e di luoghi in cui smistare i propri prodotti artigianali (in particolare la ceramica).
In particolare, tra il 1600 e il 1300 a.C., i Micenei stabiliscono rotte commerciali con varie regioni dell’Italia meridionale (tra cui la Puglia), individuando centri precisi che diventano dei veri e propri empori commerciali.

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megalitismo

Con il termine monumento megalitico vengono indicati vari tipi di costruzioni in pietra, realizzati utilizzando blocchi di grandi dimensioni. Si tratta di strutture presenti in tutta l’Europa, ma prevalentemente nella parte centro-settentrionale, realizzate tra il V e il I millennio a.C. spesso utilizzate come tombe collettive o luoghi di culto. I monumenti megalitici possono essere diversamente articolati per pianta e alzato, possono essere pietre singole (menhir), raggruppate a formare allineamenti o recinti (cromlech), o costruzioni realizzate con lastre piatte (dolmen) o grandi blocchi squadrati messi in opera con la tecnica a secco (ad esempio i nuraghi sardi).
Le parole dolmen (pietra piatta), cromlech (pietra curva), menhir (pietra lunga) che designano i megaliti più comuni, appartengono alla lingua bretone. In Bretagna infatti i monumenti megalitici sono particolarmente numerosi e vengono così definiti nei resoconti degli studiosi già alla metà del XVII secolo.

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megalitismo

Con il termine monumento megalitico vengono indicati vari tipi di costruzioni in pietra, realizzati utilizzando blocchi di grandi dimensioni. Si tratta di strutture presenti in tutta l’Europa, ma prevalentemente nella parte centro-settentrionale, realizzate tra il V e il I millennio a.C. spesso utilizzate come tombe collettive o luoghi di culto. I monumenti megalitici possono essere diversamente articolati per pianta e alzato, possono essere pietre singole (menhir), raggruppate a formare allineamenti o recinti (cromlech), o costruzioni realizzate con lastre piatte (dolmen) o grandi blocchi squadrati messi in opera con la tecnica a secco (ad esempio i nuraghi sardi).
Le parole dolmen (pietra piatta), cromlech (pietra curva), menhir (pietra lunga) che designano i megaliti più comuni, appartengono alla lingua bretone. In Bretagna infatti i monumenti megalitici sono particolarmente numerosi e vengono così definiti nei resoconti degli studiosi già alla metà del XVII secolo.

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megalitismo

Con il termine monumento megalitico vengono indicati vari tipi di costruzioni in pietra, realizzati utilizzando blocchi di grandi dimensioni. Si tratta di strutture presenti in tutta l’Europa, ma prevalentemente nella parte centro-settentrionale, realizzate tra il V e il I millennio a.C. spesso utilizzate come tombe collettive o luoghi di culto. I monumenti megalitici possono essere diversamente articolati per pianta e alzato, possono essere pietre singole (menhir), raggruppate a formare allineamenti o recinti (cromlech), o costruzioni realizzate con lastre piatte (dolmen) o grandi blocchi squadrati messi in opera con la tecnica a secco (ad esempio i nuraghi sardi).
Le parole dolmen (pietra piatta), cromlech (pietra curva), menhir (pietra lunga) che designano i megaliti più comuni, appartengono alla lingua bretone. In Bretagna infatti i monumenti megalitici sono particolarmente numerosi e vengono così definiti nei resoconti degli studiosi già alla metà del XVII secolo.

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specchie

Il termine specchie, usato anche come toponimo, è utilizzato indifferentemente in Puglia per tutti i cumuli di pietrame delle più svariate origini, antiche e moderne. La tecnica della “specchiatura” è una pratica agricola utilizzata da millenni in Puglia e ovunque ci siano suoli calcarei, che consiste nell’accumulare le pietre asportate dai terreni circostanti per migliorare la lavorabilità del terreno. I cumuli di pietrame sono diffusi in tutta la Puglia e si configurano come piccole colline che caratterizzano un paesaggio tendenzialmente pianeggiante.
In alcuni casi, tuttavia, le specchie “nascondono” delle strutture preistoriche, generalmente tombe.

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specchie

Il termine specchie, usato anche come toponimo, è utilizzato indifferentemente in Puglia per tutti i cumuli di pietrame delle più svariate origini, antiche e moderne. La tecnica della “specchiatura” è una pratica agricola utilizzata da millenni in Puglia e ovunque ci siano suoli calcarei, che consiste nell’accumulare le pietre asportate dai terreni circostanti per migliorare la lavorabilità del terreno. I cumuli di pietrame sono diffusi in tutta la Puglia e si configurano come piccole colline che caratterizzano un paesaggio tendenzialmente pianeggiante.
In alcuni casi, tuttavia, le specchie “nascondono” delle strutture preistoriche, generalmente tombe.

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specchie

Il termine specchie, usato anche come toponimo, è utilizzato indifferentemente in Puglia per tutti i cumuli di pietrame delle più svariate origini, antiche e moderne. La tecnica della “specchiatura” è una pratica agricola utilizzata da millenni in Puglia e ovunque ci siano suoli calcarei, che consiste nell’accumulare le pietre asportate dai terreni circostanti per migliorare la lavorabilità del terreno. I cumuli di pietrame sono diffusi in tutta la Puglia e si configurano come piccole colline che caratterizzano un paesaggio tendenzialmente pianeggiante.
In alcuni casi, tuttavia, le specchie “nascondono” delle strutture preistoriche, generalmente tombe.

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Come raggiungere il Dolmen San Silvestro.

AREA ARCHEOLOGICA DOLMEN SAN SILVESTRO

Località San Silvestro
Strada Provinciale 107
70054 – Giovinazzo (BA)

Info:
Comune di Giovinazzo
Piazza V. Emanuele II, 64
70054 Giovinazzo (BA)
URP +39 080 3902351

Giovinazzo – Lavori di recupero del Dolmen San Silvestro. Accordo di Programma Quadro – Delibera CIPE 92/2012. Determinazione n. 117 del 16/07/2015 della Regione Puglia – Area politiche per la promozione del territorio, dei saperi e dei talenti – Servizio Beni Culturali. Importo complessivo del finanziamento : € 300.000,00 (euro trecentomila/00)

Progetto:
Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo per la Puglia
Il Dirigente Dott.ssa Eugenia Vantaggiato

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Bari
Il Soprintendente Dott. Luigi La Rocca

R.U.P.:
Arch. Francesco Longobardi

Progettazione e Direzione Lavori:
Arch. Donatella Campanile

Progettazione e Direzione scientifica Scavi archeologici:
Dott.ssa Francesca Radina

Consulenza Archeologica:
Dott.ssa Sandra Sivilli

Consulenza Supporti multimediali e rilievo architettonico:
Antonio Mangia, Alberto Potenza, Contino Circolone Carlo, Fabio Leone

Impresa esecutrice:
Ciullo Restauri S.r.l.

Direttore operativo di cantiere:
Geom. Cosimo Milone